[GALLERY] FIMAF 2022 in testo e immagini

Il salone del Gran Hotel Miramar pieno fino all’ultima sedia parla chiaro: oggi c’è più voglia di feria (e di spensieratezza) che mai. Il sold out non era un risultato scontato. Non per una manifestazione relativamente giovane come FIMAF; E di certo non per una città come Málaga, dove la tradizione flamenca tende a legarsi un po’ più al cante che al baile o alla moda.

Nel capoluogo della Costa del Sol la festa grande della città si celebra ad Agosto: Di per sé, non un mese che invogli particolarmente a sudare nei volumi dei traje de gitana… Figuriamoci a obbedire a trend che esigono di coprire braccia e gambe fino all’ultimo centimetro! (Sarà una coincidenza che l’abito da flamenca corto fu reso popolare da Marisol, guarda caso nata a Málaga?)

Non che la primavera sivigliana sia clemente, ma verrebbe da pensare che i 40 gradi all’ombra dell’estate andalusa abbiano la loro parte di responsabilità nella minor presenza del costume tradizionale nelle casetas del Real … o, per lo meno, nella minor ortodossia con cui chi le frequenta segue le tendenze del settore. Il picco della stagione turistica – con la conseguente invasione di vacanzieri ignari delle tradizioni – fa il resto, riducendo la percentuale di volant in favore di short e infradito. 

Ecco spiegato perché Málaga é sempre stata un po’ bistrattata dagli appassionati del genere, che fino a pochi anni fa l’avevano privata di una passerella propria. Sono dovute intervenire Makyre Eventos con Dos Tacones e Nueva Moda Agency perché le venisse riconosciuta l’importanza che merita. Perché di talenti della scena flamenca, in realtà, Málaga ne ha tantissimi: nel cante, nel baile e, sì, anche nella moda.

“Possiamo camminare a testa alta e vantarci della nostra produzione, perchè non siamo inferiori a nessuno”, diceva una delle organizzatrici in conclusione dell’intensa giornata di sfilate che si celebrò  lo scorso 13 Marzo nella cornice dell’hotel più lussuoso della città. E bastava gettare un’ultima occhiata alle opere d’arte sartoriale di designer consolidati come Teressa Ninú, Astrid Hohle, Jorge Sánchez, Amparo Pardal o Rocío Monsterrat (tra molti altri) per capire quanto avesse ragione.


Il gran hotel Miramar di Málaga: dal 2020, cornice di FIMAF (Foto: Ilaria /Italoflamenca)

In solo 6 anni di vita, FIMAF ha acquisito un ruolo da protagonista nella promozione del talento malagueño: non solo ha fatto da trampolino di lancio a firme che poi sono entrate a far parte dell’Olimpo dei volant con collezioni acclamate in passerelle storiche come SIMOF o We Love Flamenco; Ma ha anche spianato il terreno per la creazione di nuovi eventi di moda flamenca nella provincia, come la sempre piú seguita Benahavis Flamenca.

Le oltre venti firme presentate all’edizione del 2022 confermano le principali tendenze viste a Siviglia, Jerez e Huelva, con la palette cromatica ridotta ai tre colori base di rosso, bianco e nero, le ispirazioni retro e un chiaro focus sulle maniche.

Abbiamo però riscontrato a Málaga un maggior numero di trasparenze e pizzi, che si accompagna a paillette, ricami e incastonature dorate per un approccio nel complesso più opulento (e sensuale) che altrove. Il monocromo ed i pois prevalgono sulle altre fantasie, mentre la comodità si fa spazio tra gonne ampie e interessanti innovazioni pratiche come lo scollo “pro-allattamento” di Ángela María Fernández. E naturalmente c’è posto anche per proposte più estive, pensate ad hoc per la feria di Agosto.

Ecco quindi, in foto, le collezioni presentate lo scorso 13 Marzo alla sesta edizione di FIMAF.


JORGE SÁNCHEZ

É toccato alla Resilienza di Jorge Sanchez il compito di inaugurare una lunga giornata di sfilate. Scollature generose e un punto vita marcato danno vita a silhouette femminili ed eleganti in una collezione che si declina interamente nei toni del bianco e del nero.




Foto: Ilaria/ Italoflamenca


CONCORSO PER DESIGNER EMERGENTI



Ormai lo sapete: questo blog ha una debolezza per i nuovi talenti. Adoriamo farci un’idea di cosa ci riserva il futuro della moda flamenca mediante le re-interpretazioni personali (spesso cariche di freschezza e innovazione) di chi cerca di farsi strada in questo mondo.


Concorso per designer emergenti. Da sinistra a destra: creazioni di Miguel Ángel Ocón, María Gutiérrez e Cándido Luís (foto: Ilaria – Italoflamenca)


Il concorso per designer emergenti, in questo senso, ci ha lasciato una sensazione delle più gradevoli. Tra le proposte presentate, tutte di altissima qualità, non possiamo non segnalare quelle dei due finalisti Lorena Figueroa (spettacolare il suo sottogonna “a garofano”!)  e Jordan de Sosa, che ha incantato tutti con la sua bata de cola bianca. 


Modello di Lorena Figueroa. Foto: Ilaria/ Italoflamenca 

Modello di Jordan de Sosa. Foto: Ilaria/Italoflamenca

Decisamente originale, poi, l’abito di Ángela María Fernández, che si apre sul busto per regalare a chi lo indossa un look più sexy o per facilitare l’allattamento del bebé alle neomamme. 


Modello di Ángela María Fernández. Foto: Ilaria/Italoflamenca

Il primo premio è toccato a Elisabeth Ramírez, che ha presentato un completo a due pezzi con crop top: un look che abbiamo ritrovato anche in alcune delle sfilate della giornata e che decisamente si differenzia dagli altri capi presentati. 



Modello di Elisabeth Ramírez, vincitrice del concorso per emergenti a FIMAF 2022. Foto: Ilaria/Italoflamenca

XIHOMARA PINTO 

Vincitrice del concorso per emergenti del 2020, Xihomara Pinto è tornata a FIMAF da professionista per giustificare con “Mi esencia” che il premio era più che meritato. L’evoluzione del suo percorso professionale arriva sotto forma di tessuti ricamati, trasparenze e profusioni di raso e organza in un riuscito omaggio all’epoca vittoriana.





Foto: Ilaria /Italoflamenca

ASTRID HOHLE 

La collezione 2022 di Astrid Hohle è stata una delle più acclamate ed apprezzate della mattinata flamenca di Málaga. I toni del malva e del lilla si declinano su cascate di microvolant, spalline imbottite e gonne amplissime per una scommessa sulla comodità.




Foto: Ilaria/ Italoflamenca



ADA GUTIERREZ 

La flamenca di Ada Gutiérrez ha due anime: da un lato, tessuti leggerissimi, corpetti e pizzi si sposano ai pois in proposte fresche ed iper sensuali sui toni del bianco e del nero; dall’altro, fantasie floreali con il rosso come protagonista si accompagnano a silhouette più tradizionali con abbondanti volumi sulle maniche.





Foto: Ilaria/Italoflamenca

PEPE CANELA 

Lunghezze midi ed eleganza contraddistinguono la proposta di Pepe Canela, perfetta sia per le notti di feria che per qualsiasi occasione mondana. Segnaliamo, su tutti, l’abito a righe con taglio asimmetrico abbinato agli stivali in pieno stile romero. 




Foto: Ilaria/Italoflamenca

TERESSA NINÚ

Chiunque segua la moda flamenca riconoscerebbe un abito di Teressa Ninù a una decina di kilometri di distanza. Un’identità estetica così forte e distinguibile è probabilmente il massimo a cui possa aspirare un designer, e non stupisce che la firma di Torre del Mar non voglia rinunciarvi. Per il 2022, lo stile Ninù si ribadisce nelle trasparenze ricamate stupendo, però, con tessuti meno convenzionali. 




Foto: Ilaria/Italoflamenca

AMPARO PARDAL 

Ricami, luccichii, intarsi dorati e profusione di volant in sottogonna di fattura magistrale: Amparo Pardal ci tiene a dimostrare che con uno qualunque dei suoi abiti sarà impossibile  passare inosservate. Interessante anche l’hairstyle con l’onnipresenza del velo.



Foto: Ilaria / Italoflamenca



ROCÍO MONTSERRAT


L’attesa collezione “Ay mi manuela” chiude la mattinata di FIMAF con una meritata standing ovation. Sempre amatissima dal pubblico malagueño, Rocío Montserrat riesce nell’intento di sorprendere di nuovo con una collezione in cui si mescolano abbondanti volumi sulle spalle, fantasie fuori dal comune, e persino qualche capo pret a porter.




Foto: Ilaria / Italoflamenca

VIVA LA FERIA 

Dopo la pausa pranzo, le sfilate riprendono con le proposte variegatissime di Viva La Feria: rinomato negozio di abiti flamenchi nel centro storico della città. Dagli abiti off-shoulders alle opzioni per la flamenca più tradizionalista con gonne di taglio “castañero” (con i volant che iniziano all’altezza del ginocchio) e l’immancabile mantoncillo incrociato, passando per uno spettacolare abito rosso con le maniche in pizzo, il loro campionario per il 2022 è davvero in grado di accontentare tutti. 


Modelli di Viva la Feria. Foto: Ilaria/Italoflamenca

PATRICIA CALDERÓN

Una proposta infantile e una mini-modella con talento da vendere aprono un metaforico sipario su una collezione più che mai fedele ai trend cromatici del 2022: bianco, nero e pois convivono armoniosamente in trajes caratterizzati dall’asimmetria delle maniche. 


Foto: Ilaria /Italoflamenca

MAR ABAD

Fiocchi su maniche e spalle, pizzi sulle scollature: non c’è dubbio che Mar Abad abbia prestato particolare attenzione ai dettagli al momento di disegnare la sua linea flamenca del 2022, che abbina a vistosi fiori dorati tra i capelli. 


Foto: Ilaria/Italoflamenca

SUSANA ZAMORA 

Ritroviamo a FIMAF la flamenca equestre di Susana Zamora: linee minimali, giacche, cappelli, pantaloni al ginocchio e gonne comodamente legate sulla parte posteriore costituiscono una valida opzione per i pellegrinaggi delle romerias e al contempo gettano luce su una nicchia della tradizione flamenca in genere snobbata dalle passerelle: quella legata ai cavalli.




Foto: Ilaria / Italoflamenca

JOSEPH DANIEL 

Di Villafranco del Guadalhorce, in provincia di Málaga, Joseph Daniel presenta al Gran Hotel Miramar il suo “Postureo del Tiempo”: una collezione pret a porter d’ispirazione flamenca in cui il bianco e il nero si fondono a tocchi di colore e fantasie floreali. Degno di nota l’abito corto con cui apporta freschezza alla flamenca (e alla sposa!) meno convenzionale.


Foto: Ilaria / Italoflamenca

MELISA LOZANO



Sulle note di Fangoria, Melissa Lozano sveglia tutti dal torpore del tardo pomeriggio. Ispirata agli anni 80, la sua collezione regala agli appassionati del settore la ventata di allegria di cui avevano bisogno dopo due anni di pausa forzata dagli eventi folkloristici. Colori accesi, pochette, fantasie retro e volumi a più non posso trasmettono la spensieratezza che non eravamo coscienti di poter chiedere alla moda.





Foto: Ilaria / Italoflamenca

ANTONIO ARCOS 

Proprio come i quadri vanno ammirati nei musei, i capi di alto artigianato sartoriale vanno apprezzati dal vivo: è questa la grande lezione che ci lasciano eventi come FIMAF; E, per comprenderla davvero, basta guardare le creazioni di Antonio Arcos.

Nessuna macchina fotografica, per quanto di qualità, potrà rendere giustizia ai suoi contrasti di texture, ai rilievi, alle stratificazioni dei volant, al luccichio dei tessuti o alla tridimensionalità dei ricami.

D’ispirazione barocca, la sua collezione Madonna non è adatta a chi ama la semplicità, ma è perfetta per chi ha voglia di stupire.




Foto: Ilaria / Italoflamenca

MARINA SOUDRY

Per chi scrive, Marina Soudry è stata l’autentica rivelazione di FIMAF: ci ha convito la sua collezione ispirata alla Primavera, in cui i volant irregolari e la caduta del tessuto vogliono alludere al movimento dei petali dei fiori sulla spinta della brezza stagionale.

Ritroviamo tra le sue proposte l’abbinamento di rosa ed arancione: uno degli accostamenti cromatici TOP di quest’anno.





Foto: Ilaria / Italoflamenca


ANTONIO LARA 

Accompagnate dal canto dal vivo di Chelo Cortés, le modelle di FIMAF ci catapultano, di colpo, in un’atmosfera decisamente diversa. Dal divertimento ludico di un pomeriggio per le strade di Málaga nella settimana della feria, con la collezione total black di Antonio Lara passiamo alla raffinatezza di una cena nella caseta piú elegante del Real. Per il 2022 il designer propone silhouette classiche con una gran varietà di maniche.




Foto: Ilaria / Italoflamenca



ABANICO DE COLORES 

La sfilata collettiva “Abanico de Colores” si apre a passo di danza, con la performance della bailaora ospite. Tra le proposte che vi fanno seguito vale la pena menzionare gli abiti asimmetrici di Maria Bustos, che lasciano scoperte le gambe, e la creazione di Blanca María Jiménez, con lo “strascico” da mettere o togliere a piacere per conferire una doppia vita (e una maggior versatilità) al look.


Sfilata di Abanico de Colores, modelli di María Bustos. Foto: Lorenzo Carnero


Sfilata di Abanico de Colores, modelli di Blanca María Jiménez. Foto: Ilaria/Italoflamenca


Foto: Ilaria/Italoflamenca

VÍSTETE DE FLAMENCA 

Jordan de Sosa e Mar Moreno s’incaricano di chiudere la sesta edizione di FIMAF con alcune delle proposte più estive viste in tutta la giornata: abiti midi, tagli ampi e freschi, body abbinati a gonne trasparenti in tulle e top del più classico “color cartojal” danno vita a look decisamente perfetti per la feria di Agosto nella città andalusa.






Foto: Ilaria/Italoflamenca


Avete già identificato la vostra collezione preferita di FIMAF 2022? Lasciateci un commento e diteci qual è! 

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