Benahavís Flamenca anticipa le tendenze per la feria 2022

In foto: un momento della sfilata di Pepe Canela a Benahavís Flamenca 2021 (scatto di Miguel Ángel Estrada)

Nel mese in cui la moda è protagonista sulle passerelle di tutto il mondo, il mondo dei volant non è rimasto a guardare. 

Due sono gli appuntamenti con cui il settore ha celebrato negli ultimi giorni la miglior notizia che potesse ricevere: dopo due anni di dolorosa assenza, la feria de Abril è stata confermata per il 2022, facendo da plausibile apripista alle altre festività folkloristiche andaluse. 

É stato quindi in un clima di incontenibile entusiasmo – tra esibizioni dal vivo e speranze rinnovate – che i designer hanno vestito le modelle con capi finalmente indossabili. Abiti che trovano, dopo tanto, la loro ragion d’essere negli armadi delle donne che hanno già iniziato il countdown verso la primavera.
Da un lato, ben 31 stilisti hanno mostrato ieri le loro proposte per l’evento in una giornata intensiva di sfilate organizzata in centro a Siviglia con la collaborazione delle associazioni Qlamenco, Mof & Art e Lunar Off

Dall’altro, in provincia di Málaga, Benahavís Flamenca si è impegnata con la sua seconda edizione a perseguire l’ambizioso obiettivo che si era posta in piena pandemia: quello di consolidarsi come punto di riferimento per gli innamorati dei volant nella Costa del Sol.
E, inaspettatamente, è stata forse proprio quest’ultima la manifestazione più interessante per chi cercava un’indicazione chiara sulla direzione che sta prendendo la moda regionale andalusa nell’era post-covid.
Se a Siviglia le novità hanno scarseggiato (nella stragrande maggioranza dei casi, i designer si sono limitati a rinfrescare le collezioni invendute del 2020), è stato, infatti, proprio a Benahavís che abbiamo potuto finalmente goderci qualche traje appena sfornato (segnaliamo, tra tutte, le collezioni di Antonio Lara, Pepe Canela e Susana Zamora).

Quello che ne emerge è, innanzitutto, un deciso ritorno alla palette base del flamenco: dominano, su tutti,  il nero, il bianco e il rosso, con appena qualche sporadica concessione ai toni del fucsia e del viola – un trend che, del resto, avevamo già avuto modo di osservare nelle proposte dei giovani talenti nell’ambito dei tanti concorsi organizzati nell’arco dell’anno.

 

Da sinistra a destra: abiti di Antonio Lara, Teressa Ninú, Miguel Ángel Ocón 

C’è poi una decisa scommessa sulla versatilità, giustificata dall’incertezza del periodo: di fronte alla all’impossibilità di sapere se varianti e ondate si decideranno davvero a non guastare i piani, gli stilisti si tutelano puntando sempre più su capi indossabili indistintamente ad una feria o a un’occasione mondana. 


(Apriamo una parentesi per azzardare che nel pret- a- porter flamenco i pantaloni a campana emergeranno come capo feticcio, in onore alle ispirazioni 70s che contaminano la scena fashion a 360 gradi) 



Da sinistra a destra: proposte di Pepe Canela, Pepitina Ruíz e Susana Zamora 

A Benahavís, come a Siviglia, le silhouette si stringono al corpo, le trasparenze abbondano e la vita si alza, valorizzando al massimo il corpo femminile. In mezzo ad una prevalenza di monocromo, i pois rivendicano con orgoglio il ruolo di stampa emblematica del flamenco, in un ritorno alla tradizione che sposta lievemente in secondo piano le proposte più trasgressive.

Come avevamo previsto, le maniche sono per lo più lunghe, con i volumi che iniziano a spostarsi nuovamente dalle spalle al polso.

Insomma: tutto lascia presagire che la flamenca del 2022 sarà sensuale, elegante e classica… ma i saloni programmati per l’inizio dell’anno fanno ancora in tempo a farci cambiare idea.

Nell’attesa, ecco, negli scatti di Miguel Ángel Estrada, le collezioni presentate alla seconda edizione di Benahavís flamenca.


ANTONIO LARA












AURORA GAVIÑO



















PEPE CANELA 


















MIGUEL ÁNGEL OCÓN 









PEPITINA RUIZ 















SUSANA ZAMORA















TERESSA NINÚ 



















Qui trovate anche un video riassuntivo della manifestazione: 

 Vi siete già fatte un’idea dell’abito con cui vorreste ballare sulla sabbia del recinto ferial? 

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