Viaggio al futuro: così sarà la moda flamenca post Covid19

Immagine: Collezione di Gil Ortiz. Foto: Raúl Doblado/Manolo Gómez

Le tendenze sono il riflesso della società e il CoVid-19 la società l’ha cambiata un bel po’. Come sarà la moda flamenca quando tutto questo sarà finito? Cosa chiederemo ad un abito per la feria, una volta acquisita la protezione di un vaccino? Abbiamo provato a fare qualche ipotesi.

La reazione immediata sarà probabilmente quella dell’eccesso. Dominerà un senso di liberazione, un desiderio sfrenato di festeggiare che vorremo esternare a tutti i costi, anche attraverso i vestiti. Cromatismi forti, trasparenze e una forte corrente barocca porteranno i designer a riprendere il discorso esattamente da dove l’hanno bruscamente dovuto interrompere. Più di qualcuno potrebbe riciclare le collezioni del 2020, integrandole tuttalpiù con qualche capo nuovo.

A lungo termine, però, lo scenario sarà praticamente opposto. 

Pedro González, direttore artistico di SIMOF e presidente di Qflamenco, è d’accordo, e prevede un ritorno al minimalismo assoluto. 

“Le tendenze rifletteranno l’incertezza e il bisogno di sicurezza della gente”, afferma, vaticinando abiti che rimandano ad un immaginario asettico ed igienico, con un totale abbandono di materiali derivati da animali in favore di tessuti tecnologici.

La palette sarà principalmente chiara, con un netto predominio del bianco, dell’argento e dei colori neutri.
“Semplicità e pulizia [domineranno] tagli e modelli” – azzarda González, per cui “clean” sarà la parola chiave che guiderà le tendenze dei prossimi 5 o 10 anni.

Prepariamoci, quindi, a dire addio alla flamenca sexy e abituiamoci ad un approccio più “casto” al vestito da gitana. Perchè sì, nonostante il caldo andaluso, è probabile che  torneremo a coprirci il più possibile. Il midi cederà di nuovo il posto alle lunghezze tradizionali e le maniche si allungheranno fino oltre il gomito.

La crisi economica ci porterà, infine, ad acquistare abiti capaci di durare il più possibile nel tempo. Preferiremo, quindi, capi monocromatici o a fantasie intramontabili come i pois, lasciando perdere le stampe più azzardate, di cui potremmo stancarci in fretta.

La comodità sarà sempre più al centro delle creazioni dei designer, con gonne ampie e spacchi da indossare sia alla feria che alle romerías.

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Modello di Alonso Cózar (Foto: Belén Vargas)

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Modello di Rosapeula (Foto Búlevar Sur) 

Voi come immaginate che sarà la moda flamenca post-covid?

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