La Moda Flamenca, richiamo turistico per l’Andalusia

La presentazione del progetto “Andalucía, destino de moda” a Siviglia. Foto: Anibal González

Chiudete gli occhi e ripensate all’infanzia. Cosa intendevate quando dicevate alle amichette che a Carnevale vi sareste “vestite da spagnola”? Che immagine vi inondava le iridi non appena qualcuno nominava la Spagna? Com’era la bambola che vi regalavano i parenti al ritorno da un viaggio nella terra di Cervantes?

Che siate cresciute negli anni ‘70, ‘80, ‘90 o 2000, la risposta a ognuna di queste domande resta sempre la stessa; E, comunque la si formuli, parla di  volant. Di ventagli. Di mantillas. Di giacche da torera. Quando ancora eravamo spoglie di nozioni storiche, culturali e geografiche, l’immagine che avevamo di un Paese intero si riduceva in essenza alla moda flamenca. Per noi allora – e per moltissimi stranieri ancora – la Spagna era il folklore andaluso.

Per questo il costume tradizionale del sud è molto più di un simbolo. Qui non parliamo di uno stereotipo o del soggetto di una cartolina, ma di un’identità estetica di portata universale che come tale va protetta e difesa. E, per fortuna, sembra essersene accorto anche l’assessorato per il turismo d’Andalusia. 

Lo scorso 4 Gennaio, assieme ai direttori dell’agenzia di comunicazione Go! Eventos y Comunicación, ha presentato a Siviglia quello che si potrebbe forse definire come il progetto piú ambizioso mai proposto a livello governativo per la tutela e la promozione di un’industria colpita duramente dalla paralisi degli eventi festivi negli ultimi due anni. 

Si chiama Andalucía, destino de moda (“Andalusia, destinazione di moda”) e, lungi dal limitarsi a fornire appoggio istituzionale alle sfilate di settore, si configura come un ampio spettro di attività mirate a dare visibilità alla moda andalusa come attrazione turistica e parte integrante della cultura regionale.

In concreto, sono ben sette le azioni annunciate alla vigilia delle due passerelle incaricate di inaugurare la stagione dei volant: We Love Flamenco e SIMOF. 

Vi riepiloghiamo di seguito le 4 a nostro avviso più importanti: 


Laura Sánchez, direttrice di Go!Eventos y Comunicación, alla presentazione del progetto “Andalucía, destino de moda”. Foto: Anibal González

1. UNA NUOVA PASSERELLA DI PRESTIGIO


Nell’ambito delle celebrazioni commemorative del referendum che concesse l’autonomia alla regione Andalusa, il 28 Febbraio sarà organizzata a Siviglia una sfilata di moda flamenca e/o ispirata al flamenco a cui parteciperanno oltre un centinaio di firme. 

2. I PREMI ALL’ECCELLENZA DELLA MODA ANDALUSA 

Nel mese di Maggio, in una provincia andalusa ancora da definire, verranno consegnati per la prima volta dei trofei mirati a riconoscere l’eccellenza di aziende, personalità ed artigiani vincolati alla moda flamenca. Il loro lavoro verrà premiato in virtù della traiettoria, la sostenibilità e la comunicazione.

3. UN’ESPOSIZIONE ANNUALE FUORI DAI CONFINI ANDALUSI 

La mostra, mirata a promuovere le mille sfaccettature della moda flamenca a livello nazionale, si incentrerà ad ogni edizione su un determinato capo o accessorio imprescindibile nell’estetica folkloristica andalusa più tradizionale. Quest’anno, la mostra si terrà a Madrid e avrà come protagonista la bata de cola

4. LA MODA FLAMENCA AL FITUR


Oltre a trovare spazio agli eventi di settore, la moda andalusa sarà presente alla fiera di turismo più importante di Spagna (FITUR) con uno stand informativo che riepiloga i dati più rilevanti della sua storia e del suo legame indissolubile con il territorio andaluso.


Potete trovare maggiori informazioni (in lingua spagnola) sulla campagna “Andalucía, destino de moda” su media di settore come Wappissima (Diaro de Sevilla) o Bulevar Sur (ABC Sevilla). 

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